Il governo Renzi fa pagare l'assunzione di 148.100 precari agli insegnanti

Il testo della Legge di Stabilità per il 2015 (ex-Finanziaria) ha ricevuto le necessarie autorizzazioni ed è stata corredata dalle tabelle contabili, quindi è pronta per l'esame parlamentare.

La lettura sia del testo che delle tabelle (impresa non semplice, vista la mole di dati e la loro organizzazione) è necessaria per focalizzare l'impegno economico del Governo sull'istruzione. Nel titolo II: Misure per la crescita, per l’occupazione e per il finanziamento di altre esigenze, all'art. 3 viene prevista la costituzione di un Fondo per la realizzazione del Piano “La Buona Scuola”, con la dotazione di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015.

 

 Il fondo sarà impiegato prioritariamente per il piano di assunzione dei colleghi precari1 e per l'alternanza scuola-lavoro.

Sempre nel titolo II, all'art. 17, comma 9, viene mantenuto alle scuole non statali il finanziamento del 2014, cioè 200 milioni di euro, senza alcuna riduzione nel prossimo anno.

Qui finisce la parte della crescita e la scuola si ritrova, insieme al resto della Pubblica Amministrazione, nel titolo III: Misure di razionalizzazione e riduzione di spesa, la parte dei tagli. Qui l'elenco è lungo e sono da ricordare solo i principali articoli che riguardano la scuola.

L'art. 21, che vale per tutto il pubblico impiego, proroga il blocco del CCNL al 31.12.2015 (siamo al settimo anno senza aumenti di stipendio) e rinvia di un altro anno il pagamento dell'Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC).

L'art. 28 recupera alcune centinaia di milioni di euro riducendo o tagliando i finanziamenti di diversi capitoli dell'istruzione: inizia con la 440/1997 (30ml) e prosegue con le somme giacenti per i progetti nazionali (10ml), i coordinatori della pratica sportiva provinciali che sono sostituiti da quelli regionali (riduzione di 80 esoneri), gli esoneri e semiesoneri dei collaboratori dei Dirigenti scolastici (la riduzione supera i 1000 esoneri), gli esoneri per i comandati presso uffici e enti (circa 200).

Ci sono poi gli interventi diretti sugli organici e sulle supplenze: ai commi 10, 11 e 12 con il pretesto della digitalizzazione delle procedure si tagliano 2020 posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario; al comma 8 si introducono limitazioni per le supplenze ATA (caricando sul MOF la retribuzione di una parte delle ore eccedenti) e al comma 9 per le supplenze brevi dei docenti (mai più supplenze per 1 giorno di assenza).Queste norme si riflettono nella sintesi contabile che si trova nella tabella 7 (allegato alla legge di Stabilità 2015), che risulta illuminante riguardo alla politica di investimento del Governo Renzi nell'istruzione (per correttezza nei saldi riportati sono compresi tutti i costi del MIUR, anche l'università). Aggiungo che, come già premesso, la lettura non è semplice, quindi sono ben accette correzioni e smentite nel caso di errori. Il dato che dovrebbe qualificare una manovra di investimenti nell'istruzione è quello del saldo generale, cioè quello che quantifica la spesa del nostro Paese per la sua scuola. Se si vuole dire che c'è stato un cambio di passo (il famoso cambio verso) rispetto al passato, il saldo del 2015 dovrebbe essere maggiore di quello del 2014. Sarebbe ancora meglio poter dimostrare che la percentuale di spesa per l'istruzione rispetto al PIL è aumentata (siamo uno dei Paesi con la percentuale più bassa).

Purtroppo, se la lettura della tabella è corretta, la somma totale che il MIUR avrà a disposizione nel bilancio del 2015 non solo non è maggiore di quella del 2014, ma addirittura è inferiore. Di ben 230 milioni di euro nel caso del bilancio assestato (dai 41 miliardi e 700 milioni del 2014 si passa a 41 miliardi e 470 milioni del 2015) e di 600 milioni con il conto cassa (dai 42 miliardi e 100 milioni del 2014 ai 41 miliardi e 500 milioni del 2015)2.

Questa breve, e sicuramente perfettibile, analisi conferma le osservazioni della FGU-Gilda degli Insegnanti sul progetto #labuonascuola: il Governo non ha previsto alcun investimento nell'istruzione, né tanto meno per i docenti. Il piano di assunzioni che ha promesso sarà interamente finanziato dai risparmi effettuati nel bilancio del MIUR, quindi ancora una volta con i soldi degli insegnanti.

L'amara conclusione è che, nonostante le promesse e gli annunci, anche quest'anno il bilancio del MIUR sarà ridotto (solo per le scuole pubbliche statali perché le paritarie mantengono il finanziamento del 2014) e che i tagli porteranno alcune centinaia di milioni di euro nel bilancio dello Stato per la riduzione del deficit.

Gianluigi Dotti

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¹ Il piano di assunzioni, è bene ricordarlo, è necessario anche per l'imminente sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) nella causa che proprio la FGU-Gilda degli Insegnanti ha promosso. Sentenza che potrebbe condannare lo Stato italiano, con relativa pesante multa, perché, in qualità di datore di lavoro, non ha ottemperato alle indicazioni dell'Europa sui contratti a tempo determinato.

 

² I dati ricavati dalla lettura della tabella 7 sono riportati da Reginaldo Palermo sul sito di Tecnica della Scuola nell'articolo “Legge di stabilità: aumentano i precari” del 28 ottobre 2014. (www.tecnicadellascuola.it/item/7112-legge-di-stabilita-aumentano-i-precari.html)