Intervista ad Andrea Bottega, Segretario Nazionale Nursind.

A cura di Mara Passafiume. 

Le recenti innovazioni nell’ambito del sistema sanitario aprono una riflessione profonda sul ruolo dell’infermiere e sull’evoluzione del relativo profilo professionale verso competenze avanzate e specialistiche. Di questo e d’altro parliamo con Andrea Bottega, Segretario Nazionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. 

Segretario, il tema dello sviluppo delle professioni infermieristiche e delle competenze specialistiche è centrale, oggi più che mai, anche a seguito del comma 566 della legge di Stabilità 2015, che ha acceso il dibattito e le polemiche.  

In questi giorni è in discussione al Senato il Ddl Madia di “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Il disegno di legge si pone a completamento del progetto di riforma della Pubblica Amministrazione annunciato lo scorso anno dal Presidente del Consiglio Renzi e che ha trovato una prima realizzazione nel DL 90/2014 convertito in legge n. 114 dell’11 agosto 2014 noto più che altro per il taglio ai permessi e distacchi sindacali che per l’azione riformatrice. 

La proposta di emendamento che Nursind ha portato alle forze politiche in occasione dello sciopero del 3 novembre 2014 ha trovato, grazie all'impegno dei deputati PD Cardinale, Sbrollini, Burtone, la forma dell'ordine del giorno che impegna il Governo.

L’OdG Cardinale, Burtone e Sbrollini n. 9/2679-bis-A/257 - accolto con riformulazione - prevede che il Governo valuti l’opportunità di autorizzare l’Aran ad aprire un tavolo di contrattazione

Lettera della Prof.ssa Dora Liguori, Segretario Generale dell’Unione Artisti - UNAMS, al Ministro dell’Istruzione 

On. Stefania Giannini

 

Roma, 7 gennaio 2015

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

On. Stefania Giannini 

Al Sottosegretario di Stato del MIUR

Sen. Angela D’Onghia 

La “buona scuola” viene ampiamente finanziata dal peggioramento delle condizioni stipendiali e professionali dei docenti e del personale della scuola

La legge di stabilità 2015 è stata presentata dal Governo all’opinione pubblica come una legge con finalità espansive e che finalmente torna a rifinanziare la scuola. Si tratta delle solite boutade propagandistiche che nascondono il fatto che si continua a tagliare le risorse a casaccio per far quadrare il bilancio. C’è effettivamente un miliardo stanziato per la scuola, ma questo serve essenzialmente alla stabilizzazione del precariato, atto dovuto dopo la sentenza del 26 novembre con la quale la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per la reiterazione illecita dei contratti a tempo determinato nella scuola.

Riflessioni sull'importanza di non cedere alla tentazione di una risposta individuale al disagio della professione docente

Negli ultimi due mesi, dopo l'avvio della mobilitazione che la FGU-Gilda degli Insegnanti ha promosso per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la questione della professione docente e della scuola più in generale, grazie al mio part-time ho tenuto decine di assemblee in diverse scuole di tutta Italia e ho incontrato migliaia di colleghi che come me entrano in classe e si confrontano con le problematiche dell'insegnamento con i quali ho discusso del mancato investimento nell'istruzione, dell'impoverimento dei docenti, del numero di alunni eccessivo, della sicurezza nelle scuole, dei BES, delle piccole e grandi prevaricazioni dei Dirigenti scolastici, delle scartoffie da compilare, e di tutto il resto che incombe.